2006-11-22

Droghe

Una spiacevole scoperta che faccio nel marzo del 2006 è che a Pechino gira una quantità incredibile di droghe. Che ci fossero lo sapevo, ma fino a questo momento il mio contatto era stato solo con l’hashish. Ora comincio a conoscere gente che si fa d’altro. Finché si tratta di espatriati che si fanno una canna, non mi turbo particolarmente, ma quando incontro manager cocainomani, giovani sinologi che si fanno di crack, contadini piegati dall’eroina, impiegati cinesi rampanti che prendono stimolanti forniti dal loro capiufficio, nonché ravers che s’impasticcano, la cosa mi infastidisce non poco. Il mercato cambia, i soldi girano, la popolazione cade nella dipendenza da sostanze stupefacenti. E’ un segno dello sviluppo.

Tra la popolazione straniera non esiste praticamente alcun freno alla circolazione di sostanze stupefacenti: “volete drogarvi, cari laowai? Bravi, fate pure che tanto non si corregge mica la vostra attitudine razziale al vizio”.

Tra la popolazione cinese i controlli sono più duri. Ma anche se la legge prescrive pena di morte in abbondanza per qualsiasi crimine legato alle droghe, l’applicazione delle norme come sempre è una storia diversa. E mentre i laowai viziosi quantomeno hanno idea degli effetti di quello che prendono, i cinesi non ne hanno. La droga è tabù, non se ne parla, e per il cinese medio hashish ed eroina sono la stessa cosa. Provata la prima e scoperto che dopotutto non trasforma immediatamente in zombie malati come si dice, le altre seguono a ruota. E’ così che tanta gente si rovina, per mancanza d’informazione.

Sarò moralista, forse ingenuo nello sperare che in Cina queste cose non accadano. Invece, anche in uno stato autoritario dove la polizia non ha le mani legate, la droga gira, e anzi la corruzione nelle forze dell’ordine è uguale come da noi in democrazia, se non maggiore. La cosa peggiore è la generale accettazione che la gente che ho attorno ha per il fenomeno: normale, sono cose che succedono dappertutto, non è che la Cina sia il Paese dei Balocchi. Forse il modello di sviluppo capitalista non funziona senza droghe: per portare avanti questo sistema, abbiamo bisogno di sostanze che facciano lavorare di più chi comanda e tengano buono chi esegue. Stimolanti e narcotici, la soluzione della chimica ai limiti della genetica.

Lode al Paese di Mezzo che prende il posto che gli spetta tra i grandi signori dell’economia mondiale. Poi mi vengono a parlare di “Via Cinese al Capitalismo”.

Sarò superficiale, ma a me fa schifo uguale.

Nessun commento: