2006-12-08

Le Birre Cinesi

La Cina, come ormai quasi ogni Paese al mondo, offre una selezione di birre locali più che interessante. La birra non è una bevanda tradizionale, ma venne portata dagli europei nel XIX sec.. Quando gli europei strapparono le concessioni all’impero e impiantarono le loro colonie, spesso si assicurarono la produzione di beni necessari alla sopravvivenza, ed è così che nacquero le prime birrerie della Cina. Fatto poco conosciuto, la più antica birra cinese è la Hapi (哈啤), impiantata ad Harbin dai russi nel 1900; segue la Tsingtao (青岛), probabilmente una delle birre più vendute al mondo, impiantata nel 1903 dai tedeschi. Questa la si trova dappertutto, dalla bettola di Shanghai al cantonese di San Francisco al wenzhounese di Milano. Più recenti sono la Snow Beer (雪花啤酒), una delle più economiche, e la Reeb Beer (力波啤酒), quella col nome più idiota; più decine di altri marchi minori. Anche Pechino ovviamente ha le sue birrerie: la storica Yanjing (燕京), la birra tradizionale di chi mangia yangrouchuan’r per strada, birra sponsor delle Olimpiadi del 2008, e la Beijing (北京啤酒).

Birra in cinese si dice pijiu (啤酒), jiu è alcolico, pi semplicemente suonava simile a beer, anche se qualcuno sostiene che in tempi antichi significasse "umile" o persino "di poco valore". La traduzione non casca malissimo, visto che la birra è oggi la bevanda di massa che uniforma tutti - non è tradizionale come la baijiu, non è elegante come il vino, e nemmeno costosa come il whiskey o la vodka; costa poco, è disponibile ovunque, è giovane e moderna o almeno così la fa sembrare il marketing. Il secondo mercato al mondo per la birra, che presto diventerà il primo considerato il ritmo con cui i cinesi aumentano le loro abitudini alcoliche, abbassando il prezzo unitario e aumentando la spesa complessiva (in altre parole, meno qualità, più quantità), attrae anche i grandi giocatori internazionali: c’è l’americana Budweiser, l’olandese Heineken, la danese Carlsberg, le giapponesi Asahi e Suntory, tutte con un marketing ancora più aggressivo e spudorato dei concorrenti locali, un marketing che tappezza ristoranti e metropolitane di gente felice che beve birra a tutte le ore. Ma non li criticheremo, quest'oggi, visto che succede ben di peggio con i superalcolici.

Il gusto asiatico è diverso da quello europeo, tuttavia, e nonostante l’ampia offerta di marchi praticamente tutte le birre sono lager, bionde dalla gradazione alcolica che varia dal 3% al 4,5%. Qualcuna è più dolce, un'altra più amara, ma la sostanza è quella. Ecco allora che sono nate le birre della nuova generazione, le scure: i primi sono stati quelli della Xinjiang Beer (新疆啤酒): il Xinjiang, regione musulmana della Cina, è apparentemente il produttore di massima qualità di alcolici del Paese. A fianco alla classica lager, peraltro una delle migliori, la Xinjiang Beer ci mise la heipi (黑啤), la birra nera. Gli stranieri ci si buttarono sopra, al punto che adesso anche la Tsingtao ha fatto uscire una versione scura, in bottiglia singola, e ancora difficile da trovare data la diffidenza del mercato. E sapete cosa? Sarà la noia della lager, ma le scure cinesi sono proprio buone: a quando le prime rosse?

Certo va detto: se siete abituati all’Europa la birra cinese non vi piacerà; in molti la definiscono “piscio freddo”. Questo offre il mercato, se non vi va c’è sempre la Hoegaarden importata al triplo del prezzo. Ma se volete un consiglio, andate a cercare una catena di ristoranti chiamata Goubuli (狗不理): hanno diversi locali a Tianjin e uno a Pechino. Hanno una birra fatta apposta da loro, a loro nome, e costa il doppio di una birra normale. Be’, che ci crediate o no, quella è fatta in Cina, eppure è buona, la birra cinese più buona che ci sia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

....aggiungerei solo le donne asahi nei ristoranti, o peggio le donne reeb, nelle tutine acriliche finto lattice che appena ti siedi ti chiedono se vuoi una reeb...povere, un odore la dentro quel vestito di plastica...
ma mai nulla a confronto dello xingianese sotto al mancese in shagxilu, che hanno questo coloratissimi vestitini acrilici al 100% che ti passa affianco e ti chiede se vuoi la birra nera dello xinjian....hai presente uno che balla danze xinjianesi ed è vestito acrilico? ecco...si, si, fammene due di birre....grazie (un grazie un po' tremolante che hai finito il fiato....)

ciao :o)